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Le carte del Fondo Claudio Magris e Marisa Madieri

Lo studio dei materiali costitutivi il Fondo Claudio Magris-Marisa Madieri si è articolato in due fasi distinte. La prima – dal 15 aprile al 14 ottobre 2021, mediante la borsa di ricerca Le carte del Fondo Claudio Magris e assegnata al Dr. Diego Salvadori – si è concentrata sull’attività dello scrittore in vista dell’imminente deposito delle carte all’Archivio Contemporaneo Alessandro Bonsanti del Gabinetto G.P. Vieusseux, la quale ha avuto luogo il 1° dicembre 2021. Lo scopo è stato quello di ricostruire il legame tra Firenze e la figura dell’autore, eleggibile a rappresentante autorevole di quella linea triestina di scrittori e intellettuali che ha avuto nel corso dell’intero Novecento un rapporto privilegiato con la città.

Nello specifico, si è voluto dare un ruolo di assoluta preminenza agli studi condotti dalla cattedra di Letterature Comparate presso l’Ateneo fiorentino da Ernestina Pellegrini e dalla recente costituzione del ‘Gruppo Magris’ (come si evince dalle numerose tesi di laurea, studi monografici e saggi critici). Si è provveduto dunque all’implementazione del Fondo di Documentazione di bibliografia secondaria e di materiali cartacei e multimediali connessi con l’opera dello scrittore, momentaneamente presente presso le stanze dei docenti di Letterature Comparate, nella sede di Santa Reparata del Dipartimento FORLILPSI. In seconda istanza, sono state raccolte, in formato cartaceo e digitale, le oltre ventidue tesi di laurea triennali e magistrali dedicate all’opera di Claudio Magris e discusse presso l’Ateneo fiorentino, in modo da creare un archivio in fieri e costantemente aggiornato. Infine, è stato possibile ricostruire – attraverso lo studio dei materiali inediti ivi presenti – la lavorazione relativa ai due Meridiani Mondadori, nonché alla monografia di Ernestina Pellegrini Epica sull’acqua (1997, 20032) in modo da avere un punto di accesso privilegiato al dialogo tra lo scrittore e il critico letterario.  In parallelo, sono stati raccolti in formato cartaceo e digitale gli scritti dell’autore usciti in varie riviste fiorentine – quali «Nuova Antologia» e «il Portolano» – unitamente ai contributi che i docenti e gli studiosi dell’Università di Firenze hanno dedicato alla produzione saggistico-letteraria dello scrittore. L’intento, in tal caso, è stato duplice: da un lato, si è voluto riconoscere in Magris il continuatore del dialogo ininterrotto tra Trieste e la Città di Firenze; dall’altro, si è cercato di ricostruire il suggellarsi di tale legame, i cui risultati sono stati poi disseminati nel volume Firenze per Claudio Magris, curato da Ernestina Pellegrini, Federico Fastelli e Diego Salvadori. 

Allo stato attuale, la ricerca sulle carte dello scrittore triestino è portata avanti dal Dr. Salvadori presso l’Archivio Contemporaneo Alessandro Bonsanti del Gabinetto G.P. Vieusseux, con lo scopo di inventariare le carte e redigere un primo elenco di consistenza. Fermo restando il rispetto del vincolo originario, sono individuabili 7 partizioni archivistiche ben distinte: 1) Le opere di Claudio Magris; 2) Claudio Magris germanista e critico; 3) Claudio Magris e le collaborazioni al «Corriere della Sera»; 4) La ricezione del macrotesto magrisiano; 5) La critica su Claudio Magris; 6) Carteggi; 7) Avantesti; 8) Audiovisivi. A queste sono da aggiungere i materiali relativi a Marisa Madieri, a loro volta articolabili in 1) Avantesti; 2) Carteggi; 3) Audiovisivi. 

La ricerca intende procedere secondo le seguenti prospettive ermeneutiche: rapporti tra Magris e l’editoria italiana; Claudio Magris a dialogo con i suoi traduttori; studio dei materiali avantestuali; Magris e Madieri nella narrativa dell’esodo giuliano-dalmata. 

Ultimo aggiornamento

28.05.2022

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